L’Abbatija tad-Dejr è un sito paleocristiano che comprende almeno quattro ipogei giustapposti. La parola “Dejr”, che può significare “ovile”, ha anche una connotazione di convento o monastero, il che suggerisce una ricca storia per il sito. All’esterno, un piazzale rettangolare, originariamente una cava, fu modellato per ospitare gli ipogei. Questo piazzale fu ampliato e parzialmente coperto da un colonnato nel XIII secolo. Il più grande degli ingressi conduce al complesso principale, che comprende un corridoio rettangolare che, in origine una sala triclinio, fu ridisegnato per essere associato a una cappella del XIII secolo. Resti di affreschi e numerose croci testimoniano il suo utilizzo come oratorio cristiano.
Il XIII secolo vide importanti trasformazioni del sito, in particolare con l’aggiunta di un’abside centrale che un tempo ospitava un affresco della Crocifissione, con le figure della Vergine Maria, di Giovanni e dell’Arcangelo Gabriele. Questo affresco, insieme allo stemma sul pilastro principale, è stato trasferito qualche decennio fa per essere conservato ed è ora esposto al MUZA di La Valletta. Nonostante questi cambiamenti, l’area principale di sepoltura dell’ipogeo è rimasta intatta: si tratta di tombe a baldacchino disposte a griglia, molte delle quali presentano decorazioni a spirale, motivi a squama di pesce e palme.
Anche gli altri tre ipogei, sebbene più piccoli, hanno conservato elementi dell’architettura funeraria romana, come triclini e vari tipi di tombe. Queste strutture riflettono l’evoluzione del sito nel tempo, pur conservando caratteristiche architettoniche degne di nota.
